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Comunicati stampa

Difesa Civica | 30.06.2015 | 11:55

Difesa civica: presentata la Relazione sull'attività 2014

901 reclami e 2.616 consulenze effettuati nel 2014 nei diversi ambiti: bilancio e suggerimenti nella relazione presentata dalla Difensora civica Gabriele Morandell.

La Difensora civica Morandell presenta la relazione.ZoomansichtLa Difensora civica Morandell presenta la relazione.

È stata presentata questa mattina nella Sala sedute del Consiglio provinciale la relazione sull'attività 2014 della Difesa civica (allegata in formato pdf). Accolta dal presidente Thomas Widmann, che ha sottolineato l'importanza di questa illustrazione, la difensora civica Gabriele Morandell, che riveste questo ruolo da quasi un anno, ha sottolineato come la cittadinanza veda nella sua figura una garante nel rapporto con la pubblica amministrazione.

Davanti a consigliere e consiglieri, Morandell ha quindi sottolineato che in linea di principio la trasparenza amministrativa é garantita, ma ci sono stati reclami relativi al diniego dell'accesso ad atti, al linguaggio complicato degli atti amministrativi, al comportamento dei collaboratori, soprattutto da parte dei beneficiari di aiuti sociali o di persone con disabilità. Un tema importante è anche la dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico: molti giovani dimenticano di dichiararsi al compimento della maggiore età, e si trovano poi in difficoltà se devono fare dei concorsi: "Qui non posso fare altro che spiegare la regolamentazione". Singoli cittadini si rivolgono poi alla Difesa civica lamentando disturbi dovuti a cattivi odori, atti di vandalismo, inquinamento ambientale da parte di ripetitori: "In questi casi posso fare da tramite con l'amministrazione responsabile".

Molti reclami riguardano l'attività edilizia nei Comuni, soprattutto relativamente a quanto fanno i vicini senza rispettare distanze o regolamentazione edilizia: "Insieme a sindaco e amministrazione si cerca quindi di trovare una soluzione". Un grande tema di interesse é l'edilizia abitativa agevolata: i microcomuni, per esempio, hanno difficoltà nel rivendicare preso la Provincia i contributi relativi alla realizzazione delle infrastrutture, in quanto questa sostiene che ci sono troppi pochi richiedenti per procedere.Molti non sono consapevoli dei doveri relativi al vincolo sociale: magari lasciano l'appartamento per più di tre mesi per studio o lavoro senza avvisare l'amministrazione, e se l'ufficio  revoca il contributo non c'é possibilità di rettifica da parte dei cittadini: "Bisognerebbe considerare che il modo di vivere dei cittadini é cambiato". Morandell ha poi segnalato tante richieste relative all'IMU, di cui i cittadini lamentano l'aumento, così come vengono contestate le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti, diverse da Comune a Comune, il che é visto come un'ingiustizia. Contestata é anche la tassazione sulla cremazione dei defunti così come la difficoltà per lo spargimento delle ceneri.

Morandell ha sottolineato che bisognerebbe migliorare la comunicazione nell'ambito delle prestazioni sociali, soprattutto al momento della loro riduzione o diniego, e che molte richieste riguardano l'assegno di cura, soprattutto nel momento in cui esso viene ridotto anche se l'interessato ritiene che la sua situazione non sia migliorata: "Il sistema andrebbe rivisto, magari seguendo il modello svizzero che ha 8 livello contro i 4 altoatesini". Altri reclami sono relativi al ritiro della patente, alle graduatorie in seguito a concorsi, al mobbing sul posto di lavoro. In campo sanitario, si viene interpellati, per esempio, in merito a presunti errori medici: in molti casi, per risolvere la situazione basta un confronto esplicativo con i medici. Altre richieste riguardano le cure all'estero o la scelta del medico di base.

In quanto alle amministrazioni statali, molti reclami riguardano l'INPS, soprattutto nel caso di richiesta di rimborsi di prestazioni: "L'INPS richiede indietro l'importo lordo, ma i cittadini hanno ricevuto solo quello netto: noi lo facciamo presente, e concordiamo anche restituzioni a rate". Difficile, per i cittadini, é poi la comunicazione con l'Agenzia delle Entrate.

I reclami relativi all'IPES, riguardano problemi di convivenza e manutenzione, ma la riduzione del 15% degli affitti che ha indispettito i proprietari che avevano messo a disposizione il loro alloggio. Reclami ci sono stati, a livello di Comunità comprensoriale,anche in merito all'unificazione dei contributi con la nuova erogazione comprensoriale e conseguenti riduzioni. Morandell, ha chiesto poi più attenzione ai problemi di chi vive una disabilità.

Sottolineando il valore delle collaboratrici del suo team, la Difensora civica ha chiesto infine all'Ufficio di Presidenza di poterlo ampliare, in quanto esso sta lavorando al limite. Per il futuro, ha annunciato che le piacerebbe migliorare la difesa dei pazienti, stipulare una convenzione con la pubblica amministrazione per le consulenze, ampliare l'attività nel settore ambientale e migliorare il sostegno alle persone disabili, ma anche intervenire quale Garante dei detenuti. Dal Consiglio provinciale, ha aggiunto, si aspetta una comunicazione diretta con i consiglieri e le consigliere per approfondire certe tematiche.

Nei successivi interventi, Sigmar Stocker ha chiesto in che termini dovrebbe avvenire la sua consultazione nell'ambito dell'elaborazione di leggi provinciali, lamentato l'assenza della Giunta e chiesto se ci sono stati reclami relativi ai tempi di attesa in Pronto soccorso. Riccardo Dello Sbarba ha rilevato la passione e l'impegno civico della Difensora, invitandola a confrontarsi anche con la Giunta provinciale cui spettano molti degli interventi richiesti. Ha ricordato che i Verdi avevano segnalato certe anomalie dell'assegno per la non autosufficienza o della procedura dei ricorsi, compresa la necessità di risolvere il problema della prima dichiarazione linguistica, invitando la Difensora a mettersi in contatto, su questo, con la Commissione dei Sei. Ha annunciato che si impegnerà a richiedere l'audizione della Difensora nelle commissioni in cui opera. Walter Blaas ha sottolineato come i colleghi l'impegno di Morandell, chiedendo poi quali sono gli effetti sulla popolazione  dell'utilizzo dei social network. Maria Hochgruber Kuenzer ha apprezzato il riferimento all'attività edilizia e ai masi chiusi, ha criticato il fatto che esista una rendicontazione diversa nelle Comunità comprensoriali, il che causa molti problemi. In quanto alla non autosufficienza, ha chiesto se Morandell intende sensibilizzare l'opinione pubblica, magari per fare pressione sulla politica. Bernhard Zimmerhofer ha sottolineato che dalla valle Aurina c'é un solo ricordo, chiedendo come mai. Dieter Steger ha proposto che la Difensora, che nella sua attività segue il percorso dei suoi predecessori, si confronti - oltre che con il legislativo, "che vuole imparare e migliorare" - anche con la Giunta, in quanto gran parte dei reclami la riguardano. Ha sottolineato che i cittadini vanno ascoltati, ma la Difesa civica deve essere neutrale e oggettiva. I funzionari e gli amministratori devono essere aperti alla cittadinanza, disponibili a spiegare le misure adottate. Oswald Schiefer ha apprezzato l'impegno della difensora soprattutto a livello comprensoriale e comunale, e sottolineato che in merito al sussidio casa spesso é mancata la trasparenza, così come ci sono state riduzioni che hanno reso la situazione difficile soprattutto alle famiglie monoparentali: "Vanno rivisti i criteri del DURP". Bisognerebbe tornare, ha aggiunto, ai servizi multizonali piuttosto che comprensoriali. Andreas Pöder ha rilevato che la problematica dei disabili é molto sentita anche dalla Garante dei minori, la quale però può occuparsi solo dei casi relativi a minorenni, e chiesto se é possibile ipotizzare unificare il settore, magari presso la Consigliera di parità. Ha aggiunto che la Difesa civica avrebbe meno lavoro se nella stesura delle leggi si ascoltasse di più l'opposizione, le cui perplessitá su punti che poi creano effettivamente problemi non vengono presi sul serio.

In quanto alla forma di collaborazione con il Consiglio, Morandell ha detto che deve essere scelta dal Consiglio stesso; ha aggiunto che si confronterà con la Giunta e accolto il suggerimento relativo alla Commissione dei 6. La pagina facebook della Difesa civica, ha informato, é frequentata, ma soprattutto da cittadini intorno ai 40 anni. Alla pubblica opinione farà presente i suoi servizi, ma per lo più lavora in silenzio, anche per motivi di privacy; continuerà ad occuparsi delle persone con disabilità in collaborazione e scambio con gli altri organi.

Nel salutare e ringraziare la Difensora, il pres. Thomas Widmann ha annunciato che nella imminente seduta dei capigruppo si parlerà anche dell'eventuale ampliamento dell'organico della Difesa civica e degli altri organi di garanzia.   

RIASSUNTO DELLA RELAZIONE (a cura della Difensora civica Gabriele Morandell):

NOTE GENERALI E STATISTICA
Il numero di reclami nell'anno di riferimento (901) è aumentato, rispetto al 2013, del 9%, mentre le consulenze (2.616) sono di poco inferiori a quelle effettuate lo scorso anno. La maggior parte dei reclami riguardava i Comuni, seguiti da amministrazione provinciale, Azienda sanitaria e uffici statali. Nel caso di consulenze, Comuni e Provincia si trovano di nuovo ai primi posti, mentre al terzo si trovano i concessionari di servizi pubblici.
La collaborazione della Difesa civica con le istituzioni in generale è buona, ma in alcuni casi manca ancora la necessaria trasparenza e apertura verso il cittadino e la cittadina.

Alcuni temi chiave:

I COMUNI
Il numero di reclami riguardanti l'attività edilizia è stato molto alto, nel 2014.
Spetta al Sindaco/alla Sindaca autorizzare e sorvegliare l'attività edilizia sul territorio comunale. In caso di abuso edilizio, l'attività va contestata, la realizzazione dell'opera sospesa, e, se il caso, va disposta anche la demolizione.
Per lo più, la sospensione dell'attività edile e l'abbattimento avvengono su segnalazione di un vicino, in quanto in molti casi si tratta del mancato rispetto delle prescritte distanze tra edifici, o tra edifici e proprietà.
In queste situazioni sarebbe davvero importante che il Comune verificasse tali aspetti di natura privatistica già prima del rilascio della concessione, in modo che possa aver luogo una corretta attività edilizia senza contenziosi tra vicini.
L'intervento della difensora civica mira, in questi casi, a trovare una soluzione accettabile da tutti, senza che sia necessario affrontare una dispendiosa - in termini di soldi ma anche di tempo - via legale.  

L'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
Cittadini e cittadine che presentano un ricorso per chiedere il riesame di una decisione amministrativa devono mettere in conto, generalmente, tempi di disbrigo della pratica molto lunghi. Secondo la legge sulla trasparenza, inoltre, è previsto che, se un organo non comunica entro 90 giorni alcuna decisione in merito al ricorso ricevuto, esso si intende respinto: questo tipo di esito ci viene riferito sempre più spesso, e ciò è ovviamente fonte di incomprensione da parte del ricorrente.
Nonostante ogni decisione amministrativa debba essere, di base, motivata, per il respingimento di un ricorso basta che l'organo competente non comunichi alcuna decisione entro 90 giorni: si tratta di una contraddizione sostanziale, che dovrebbe esere rivista dal legislatore.
Inoltre, desidero qui biasimare il fatto che in alcune commissioni per i ricorsi si incontrano le stesse persone che hanno preso la decisione iniziale, che mancano pertanto delle necessarie indipendenza e oggettività. Questa doppia funzione, prevista dalla legge, è vista in maniera molto critica non solo da cittadini e cittadine, ma anche dai Comuni, e non è la maniera ottimale per garanire un nuovo esame obiettivo dei casi. Si pone quindi la legittima domanda se non sarebbe opportuno istituire una commissione indipendente cui affidare il compito di esaminare e giudicare i diversi ricorsi.
Molti ricorsi e domande riguardavano le disposizioni relative alla revoca delle agevolazioni edilizie. Del tutto incomprensibile, per i cittadini e le cittadine, è la rigida interpretazione della legge sull'edilizia abitativa nel punto in cui essa definisce come contravvenzione al vincolo sociale il fatto che un'abitazione non sia occupata in modo stabile ed effettivo per più di tre mesi, a meno che tale assenza non sia preventivamente autorizzata per gravi motivi. Diversi cittadini lasciano la loro abitazione agevolata per alcuni mesi, per le ragioni più diverse (lavorative o anche private), durante il periodo di osservanza del vincolo sociale, senza essere consapevoli che dovrebbero inoltrare un'apposita richiesta all'Ufficio Promozione dell'edilizia agevolata: questo ha conseguenze fatali, poiché in caso di controlli l'Istituto per l'Edilizia sociale puó verificare in maniera inequivocabile se l'abitazione è occupata o meno. Una successiva dichiarazione esplicativa della prolungata assenza non viene nemmeno presa in considerazione dall'Ufficio competente, e i cittadini si vedono costretti a rinunciare in tutta fretta a un'agevolazione edilizia legittimamente ottenuta, in quanto in caso di revoca della stessa rischierebbero anche una sanzione elevata.
Per tutelare cittadine e cittadini da tali errori dalle conseguenze pesanti, sarebbe necessario semplificare la regolamentazione relativa al vincolo sociale. A mio parere, meriterebbe più attenzione il concetto "meno contributi, ma anche meno vincoli".

LE COMUNITÀ COMPRENSORIALI
Nel caso delle Comunità comprensoriali, gli interventi hanno riguardato per lo più richieste di consulenza da parte di persone con difficoltà sociali di diverso genere. In molti casi si trattava di lamentele relative alla riduzione o al diniego di sussidi sociali.
Ci sono stati anche reclami relativi al nuovo sussidio casa: molte cittadine e molti cittadini non erano informati, e quindi ne sono rimasti del tutto sorpresi, del fatto che in seguito alla modifica del contratto di locazione la competenza per il sussidio casa passasse alle Comunità comprensoriali, e non fosse più, come prima, dell'IPES. Un'amara sorpresa, poi, era la sensibile riduzione degli importi corrisposti: una circostanza fonte di difficoltà economiche per molte famiglie.

 


La Relazione sull'attività 2014. Zoomansicht La Relazione sull'attività 2014.

(MC)

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