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Comunicaziuns de stampa

Defenüda zivica | 11.08.2016 | 18:47

Il Difensore civico austriaco Günther Kräuter a Bolzano

Invitato dalla Difensora civica Gabriele Morandell, ha illustrato le peculiarità della Difesa civica austriaca, competente anche sulla tutela dei diritti umani.

Kräuter tra Morandell (a sinistra) e Hochgruber Kuenzer.ZoomansichtKräuter tra Morandell (a sinistra) e Hochgruber Kuenzer.

Ospite di rilievo, oggi in Consiglio provinciale: invitato dalla Difensora civica della provincia di Bolzano Gabriele Morandell, il Difensore civico austriaco Günther Kräuter ha portato la sua esperienza quale ombudsman federale e segretario dell’Istituto Internazionale degli Ombudsman – IOI. Accolto dalla segretaria questora Maria Hochgruber Kuenzer, che ha sottolineato l’importanza del confronto con una realtà diversa da quella locale nonché il valore dell’indipendenza della Difesa civica e del sostegno che dà ai cittadini,  Kräuter ha riferito che nel 2012 alla Difesa civica austriaca, istituita nel 1977, è stato assegnato, oltre al compito di controllare la pubblica amministrazione (17.000 i reclami icevuti nel 2015), anche quello di tutelare e promuovere i diritti umani, su mandato dell’ONU: entrambi sono inseriti nero su bianco nella Costituzione.

Dall’assunzione della competenza sui diritti umani, la Difesa civica austriaca controlla - tramite 6 commissioni regionali composte da giuristi, studiosi ed esperti di diritti umani - il rispetto degli stessi negli istituti di detenzione, nelle case di cura e di riposo (“In seguito a un controllo non annunciato abbiamo rilevato abusi nella sedazione degli anziani effettuati per ovviare a carenze di personale”), istituti d’accoglienza per persone disabili o per giovani, in occasione di manifestazioni e interventi di polizia. Gli interventi sono soprattutto di natura preventiva, sulla base del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura (OPCAT) e della Convenzione ONU sulle persone con disabilità, ma avvengono anche su segnalazione da parte di cittadine e cittadini. Negli ultimi tempi, la Difesa civica è stata particolarmente impegnata nel garantire a tutela dei diritti umani dei numerosi profughi in viaggio dalla rotta balcanica: “Anche in questo caso, sono stati fatti controlli non annunciati. È stato inoltre promosso un piano d’azione con gli Stati della rotta balcanica affinché siano garantiti tali diritti”.

L’istituto è retto da 3 componenti, scelti ogni 6 anni dal Parlamento e rieleggibili una sola volta, che lavorano collegialmente, e in maniera indipendente, suddividendosi gli ambiti di intervento: oltre a Günthert Kräuter, si tratta attualmente di Gertrude Brinek e Peter Fichtenbauer, che saranno in carica fino al 30 giugno del 2019.

In quanto all’Istituto Internazionale degli Ombudsman, Günther Kräuter ne ha illustrato storia e compiti: nato nel 1978, esso ha 175 associati nazionali, regionali e locali, appartenenti a 90 Stati di tutti i Continenti. “Si tratta”, ha spiegato il segretario generale, “di un’istituzione indipendente e non politica, unica rappresentanza di interessi degli organi di controllo della pubblica amministrazione, tra i quali favorisce lo scambio di informazioni ed esperienze, finanziando anche specifici progetti guida”. Lo IOI sostiene gli Ombdusman affiliati non solo in questioni concrete, per esempio in caso di dubbi su come gestire i rapporti con enti privatizzati, ma anche nel caso di situazioni critiche e delicate, che li vedono sotto pressione, come accade attualmente in Polonia, dove l’istituto dell’Ombudsman è oggetto di limitazioni del mandato e tagli del budget.

Alla conferenza erano presenti, oltre all’ex Difensore civico Werner Palla e al Difensore civico del Mecklenburg Vorpommern Matthias Crone, anche i consiglieri provinciali Andreas Pöder e Briggitte Foppa. Pöder si è interessato sul diritto d’azione del Difensore civico, che – ha detto Kräuter – non esiste nemmeno per l’ombudsman austriaco, tranne che davanti alla Corte costituzionale, mentre Foppa ha auspicato anche per la provincia di Bolzano l’iniziativa della Difesa civica nel campo della tutela dei diritti umani: “Sicuramente una questione che merita un approfondimento”, ha convenuto la difensora civica Gabriele Morandell.


(MC)

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