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Comunicati stampa

Difesa Civica | 16.12.2011 | 13:45

I diritti sociali fondamentali devono essere tutelati

Diritto al lavoro, all'istruzione, all'abitazione, all'assistenza in caso di malattia e durante la vecchiaia: sono solo alcuni dei diritti sociali fondamentali dei cittadini della UE, purtroppo spesso non garantiti concretamente. I difensori civici italiani promuovono per il futuro un'applicazione più efficiente di questi diritti sociali fondamentali.

Burgi Volgger interviene al seminario di Bologna.ZoomansichtBurgi Volgger interviene al seminario di Bologna.

I diritti sociali fondamentali della UE devono essere in futuro meglio garantiti: questa la posizione condivisa dai Difensori civici italiani, riuniti nel fine settimana a Bologna per un seminario della Regione Emilia Romagna ad essi dedicato. La Provincia di Bolzano e l'Istituto Europeo dell'Ombudsman EOI erano rappresentati dalla difensora civica Burgi Volgger, che così spiega la posizione degli ombudsman: "È nostro interesse fare in modo che siano garantiti  beni vitali fondamentali come il lavoro, l'istruzione, l'abitazione e l'assistenza in situazioni di vita particolari, come la malattia e la vecchiaia". A questo proposito, ci si é confrontati soprattutto su una migliore applicazione pratica della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea: "Essa contiene i diritti e i valori fondamentali che devono essere considerati indispensabili dalla società per garantire un'esistenza dignitosa. Si tratta di diritti a disposizione di tutte le persone, indipendentemente dalla loro cittadinanza". Questo riguarda, quindi, anche gli stranieri e gli apolidi. "È compito dei difensori civici italiani", afferma Volgger, "trasformare questi diritti sociali fondamentali in principi concreti, rendendoli efficaci per i cittadini nella loro vita quotidiana".

Concretizzare meglio i diritti sociali fondamentali

Soprattutto il diritto al lavoro, alla formazione, all'abitazione e all'assistenza in caso di malattia sono i diritti con cui i cittadini si confrontano quotidianamente nel loro rapporto con la pubblica amministrazione: "In quest'ambito, dunque", sostiene Volgger, "c'è chiaramente una base comune per il lavoro dei difensori civici italiani. Anche il Consiglio europeo, il Parlamento europeo e, non ultima, l'Assemblea generale dell'ONU, sottolineano in raccomandazioni e risoluzioni il ruolo dei difensori civici nella tutela dei diritti umani e nella garanzia di diritti fondamentali sociali.
I 14 difensori civici regionali italiani hanno affermato all'unisono che il concetto di "buona amministrazione" non deve essere concepito solo come una serie di norme di diritto, ma anche in un'ottica di giustizia e correttezza, elementi che hanno origine dalla legittimità.

Prospettive future dei difensori civici in Italia

Come presidente dell'EOI, Volgger ritiene che sia necessario "unire tutte le forze affinché – come accade in tutta Europa – sia finalmente istituito il Difensore civico nazionale. Inoltre, in occasione della ratifica del protocollo aggiuntivo della convenzione antitortura dell'ONU OPCAT, i difensori civici dovranno essere incaricati formalmente della tutela dei diritti umani. "Solo con queste due  misure", è convinta Volgger, "la difesa civica italiana può essere rafforzata, e solo a queste condizioni i difensori civici italiani possono tutelare efficacemente i diritti umani".


(MC)

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