Comunicati stampa

Sempre più casi per la difensora civica

Presentata in Consiglio provinciale la relazione annuale

Difesa Civica
La difesa civica è un’istituzione relativamente recente in Alto Adige, ma il fatto che vi si rivolgano sempre più persone – i casi sono aumentati del 45% negli ultimi 10 anni – dimostra che viene percepita come un’istituzione importante. Nel 2004 si sono rivolti alla difensora civica e alle sue collaboratrici più di 2.500 cittadini e cittadine, con 1.740 dei quali si sono avuti contatti informali, dunque senza l’apertura di una pratica. Il 78% dei casi è stato risolto positivamente.
Per la difensora civica Burgi Volgger la ragione per il consistente aumento dei casi sta nel fatto che i cittadini hanno sempre più difficoltà con la burocrazia e non accettano più le decisioni dell’amministrazione in modo acritico. La presidente del Consiglio provinciale Veronica Stirner Brantsch ricorda che il difensore civico è una carica eletta dal Consiglio, ma completamente autonoma nelle sue attività. Stirner Brantsch valuta l’aumento dei casi per la difesa civica come segno per una maggiore consapevolezza dei propri diritti da parte dei cittadini.

La relazione di attività per il Consiglio provinciale contiene una panoramica dei casi trattati e illustra inoltre come è cambiato il rapporto tra cittadini e amministrazione nonché tra amministrazione e difesa civica. È stato possibile migliorare la collaborazione con le aziende sanitarie di Bolzano e Merano, dove ora sono attivi gruppi di lavoro che si occupano dei reclami presentati alla difesa civica dai pazienti. Si sono inoltre ridotti gli attriti con alcuni comuni che in passato consideravano l’intervento della difesa civica alla stregua di un’ingerenza.
La difensora civica ritiene che il proprio mandato consista nel fungere da mediatrice tra cittadini e amministrazione mantenendo un atteggiamento imparziale, alla ricerca di soluzioni e non di colpevoli. Occorre inoltre ripristinare la fiducia dei cittadini nella pubblica amministrazione, cosa non facile di fronte a un’amministrazione (a volte) ottusa e a cittadini e cittadine che (a volte) non riescono a discernere tra richieste legittime e non. Si tratta di casi isolati, che tuttavia sottraggono tempo ed energie all’esame dei reclami legittimi.
Circa un terzo dei cittadini e delle cittadine che si rivolge alla difesa civica ritiene di essere stato trattato in modo ingiusto dall’amministrazione e vuole dialogare con quest’ultima alla pari, con il sostegno della difesa civica. Un altro 30% chiede una consulenza rapida, informale e neutrale. Altri ancora si trovano in una situazione di bisogno che esula dalle competenze del diritto amministrativo: in questi casi la difesa civica cerca di trovare una soluzione con l’aiuto dei servizi sociali.

Il numero delle pratiche che riguardano l’amministrazione provinciale si sta lentamente riducendo. Si tratta di casi di mobbing sul posto di lavoro, questioni relative alle assicurazioni delle scuole contro gli infortuni, casi di persone che dopo aver ottenuto un’agevolazione edilizia si sono ritrovate in difficoltà finanziarie. Con l’amministrazione provinciale c’è in linea di massima una buona collaborazione, solo singole scuole considerano l’intervento della difesa civica un’ingerenza.
Da cinque anni una collaboratrice della difesa civica si occupa in particolare dei reclami dei pazienti presso i quattro grandi ospedali della provincia. In molti casi è stato sufficiente un incontro tra medico e paziente, in un caso particolarmente delicato è stato necessario richiedere un parere legale a Milano.
La difesa civica collabora ormai con più del 70% dei comuni. Visto che la Provincia non esegue più il controllo di legittimità sulle delibere comunali sono sempre di più i cittadini che si rivolgono alla difesa civica con i propri reclami, riguardanti nella maggior parte dei casi questioni edilizie, ma ultimamente anche gli espropri. Dal 2001 questi sono infatti di competenza comunale, cosa che impedisce un’applicazione uniforme della legge. Molti reclami vertono inoltre sul rumore causato da esercizi pubblici e altri locali aperti al pubblico.
C’è stata una buona collaborazione con le amministrazioni statali: gli enti chiamati in causa sono per lo più l’Inpdap e l’Inps. Nel caso delle aziende statali privatizzate, come le Poste, le Ferrovie e la Telecom, i contatti e l’esame delle pratiche sono stati spesso ostacolati dal trasferimento delle direzioni in altre regioni.

Attualmente in Alto Adige si va discutendo delle figure del difensore civico per i minori e del difensore dei malati. Nell’estate 2004 la Giunta provinciale ha incaricato un gruppo di lavoro di elaborare un progetto per una difesa civica per i minori. La Federazione delle organizzazioni giovanili dell'Alto Adige "Südtiroler Jugendring" vorrebbe un difensore sul modello austriaco che in materia di diritto civile e penale ha competenze ben maggiori. Bisogna dire che già nel 1996 il Consiglio provinciale ha deliberato che il difensore civico/la difensora civica avrebbe affidato a singoli collaboratori/singole collaboratrici particolari questioni di specifico interesse dei giovani e dei bambini. Qui si può fare ancora qualcosa, perché se c’è una collaboratrice che si occupa delle questioni nel settore sanità, non c’è ancora un’incaricata delle questioni inerenti i giovani. La difesa civica non intende scavalcare i decisori politici, ma li invita a scegliere sostanzialmente fra due modelli: la creazione di un’apposita difesa civica dei minori oppure l’ampliamento delle competenze e dei poteri della difesa civica. Dotata di un organico adeguato la difesa civica si ritiene comunque in grado di assumersi anche questa sfera d’attività. L’attuazione potrebbe avvenire in tempi rapidi e senza bisogno di modifiche di legge.
La difensora civica appoggia la proposta di creare un’istanza conciliativa per questioni inerenti la sanità (reclami dei pazienti). Davanti a questa commissione, composta da esperti nominati da istituzioni indipendenti, i pazienti possono farsi rappresentare anche dalla difesa civica. L’importante è che i responsabili politici facciano una distinzione tra la difesa civica, che è un’istituzione pubblica di tutela dei diritti, e le associazioni private che lavorano nel campo della salute, la cui indipendenza non è garantita per legge.

La relazione annuale della difensora civica verrà discussa nel collegio dei capigruppo. Il testo integrale è consultabile su internet alla pagina www.difesacivica.bz.it.

AM

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