Comunicati stampa

I primi duecento anni dell’Ombudsman

Burgi Volgger ha partecipato alla riunione dei difensori civici di tutto il mondo che si è svolta a Stoccolma. Il primo Ombudsman è stato insediato duecento anni fa proprio in Svezia.

Burgi Volgger con le Difensore civiche austriache Gertude Brunik e Terezija Stoisits e con l'Ombudsman of Hong Kong Ms Alice Tai

Il congresso mondiale dei difensori civici si è svolto la scorsa settimana a Stoccolma. Il luogo non era scelto a caso: è stato proprio il parlamento svedese che duecento anni fa ha eletto il primo “Ombudsman” del mondo. All’Ombudsman, che significa “persona di fiducia”, è stato affidato l’incarico di controllare i funzionari del re e di difendere i cittadini dal loro arbitrio.

Per lunghi anni – così è stato riferito al congresso di Stoccolma – questa nuova istituzione ha trovato seguito soltanto in altri paesi scandinavi. Solo dopo la Seconda Guerra mondiale anche altri stati europei adottarono l’idea e istituirono il difensore civico di nomina parlamentare, anche per rafforzare la democrazia: in Gran Bretagna è il „Parliamentary Commissioner“, in Germania il “Bürgerbeauftragter”, in Austria il “Volksanwalt”, in Francia il “médiateur”, in Spagna il “defensor del pueblo“ e in Italia il difensore civico.

Oggi l’importanza del difensore civico è riconoscita a livello mondiale. Lo conferma la presenza di “ombudsman” da 139 diversi paesi che a Stoccolma si sono scambiati le loro esperienze riguardo al ruolo della difesa civica e al compito di garantire un’amministrazione moderna, efficiente e vicina al cittadino, in un mondo globalizzato e alle prese con una crisi economica mai vista prima.

AM

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